Lorenzo Canova originario biellese, ma diviso tra Milano e Roma, si interroga sul futuro del Biellese e lancia la sua visione sul bisettimanale “Il Biellese”.
… e cita anche la nostra associazione!!!
Prof.Canova ….bisogna immaginare invece dei luoghi che guardino all’interno…
Domanda: Esistono però attività già attive che partono proprio dalla tradizione
Prof. Canova: Ci sono capacità distribuite sul territorio, ma frammentate e fanno molta fatica perché hanno pochi sostegni dal pubblico.
Domanda: Ci sono tra questi degli esempi che ha particolarmente apprezzato?
Prof. Canova: Ho seguito per 4 anni il progetto “Storie di Piazza” e ho visto in questa iniziativa una forte determinazione a partire da elementi nostri biellesi e a comunicarli, usando strumenti nuovi: teatro e modalità di mediazione culturali ma che non hanno target prestabiliti.
In Storie di Piazza le forme espressive dell’arte diventano uno strumento per valorizzare il territorio. Le arti visive, che leggono la realtà, possono diventare ottimi strumenti per uscire dalla visione produttiva del tessile e cercare di guardarlo da una prospettiva diversa, da quella della natura, per esempio. Si può raccontare la produzione di una cultura del saper fare che ha generato le fabbriche, forme architettoniche particolari: questo può generare attenzione e attrazione….