E venne in una grotta

Un’antica leggenda narra che la notte di Natale, nella grotta di Betlemme, tutti gli animali riuniti nella stalla per adorare il Bambino appena nato, si misero a parlare fra loro con un linguaggio comprensibile anche agli uomini.

La nostra storia

Da allora la magia si ripete ogni anno. Da qui comincia la nostra storia: lo spettacolo mette in scena la Natività guardando l’evento da un punto di vista nuovo cioè con gli occhi innocenti degli animali, e si sviluppa attraverso un susseguirsi di divertenti caratterizzazioni, canzoncine della tradizione natalizia, testi brevi e poesie di poeti e scrittori quali Lorca, Buzzati, Saba e Rodari.

Atmosfera natalizia

Il tutto avviene nel silenzio della notte di Natale, nel rispetto dei valori del raccoglimento, attraverso l’utilizzo del mezzo teatrale, della musica e del teatro di figura. Il presepe si compone partendo da una piccola scatola posta al centro della scena, da questa magicamente scaturisce un materiale etereo e imprevedibile come la carta e si estende sotto gli occhi dei bambini un paesaggio evocativo di tre metri, gli alberi e le rocce sono di carta, la capanna è di carta, le statuine di carta si muovono in un paesaggio di carta.

Il Presepe è un elemento della tradizione cattolica che al di là del fondamentale significato religioso, è portatore di valori culturali universalmente riconosciuti: racchiude in sé un importante messaggio di unione e partecipazione collettiva, unisce la famiglia e la comunità e fa sognare grandi e piccini.

Trama

Nella notte una musica siderale annuncia l’avvicinarsi della stella cometa. Come per magia il teatrino di carta al centro della scena si trasforma a vista in capanna. Al suo interno il bue e l’asinello parlottano sommessamente commentando le voci che annunciano l’imminenza di un evento assolutamente speciale. Si sentono impreparati per l’occasione e, insieme al pettirosso, che nel frattempo si è posato sul tetto gorgheggiando una nota canzoncina natalizia, decidono di chiedere aiuto agli altri animali. Allora si scatenano i preparativi: entrano in scena uno dopo l’altro gli elementi scenografici e tanti animali del presepe, per l’occasione parlanti, portando ciascuno un proprio dono particolare.

Il presepe si compone sotto gli occhi degli spettatori seguendo il ritmo della narrazione. Le voci degli animali scandiscono il tempo dell’attesa e si fanno portatrici di messaggi di pace attraverso poesie e filastrocche accompagnate dalla musica, dal vivo.

 

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