B&B Bangher e Briganti
Avventure di banditi tra leggenda e realtà
con Fabio Banfo, Erika Borroz, Paolo Canfora, Alessandro Germano, Serena Piazza
Musiche Simona Colonna, Elena Straudi
Regia Manuela Tamietti
Scene e costumi Laura Rossi, Marinella Regis
L’Associazione Culturale Storie di Piazza, avvezza a frequentare la piccola grande storia dei luoghi della Provincia, entra con lo spettacolo B&B, Bangher e Briganti nel fenomeno del brigantaggio che interessò, dopo l’Unità d’Italia, tutti i territori della penisola e anche le pianure e le montagne del Biellese e del vercellese. In questi territori operarono decine di banditi e briganti, ma due in particolare si distinsero per la straordinarietà delle loro imprese: Francesco De Michelis, detto “Il Biondin”, che fu attivo nelle campagne tra Biella, Vercelli e Novara, e Peter Bangher, semplicemente detto “Il Bangher”, di origine trentina, famoso per le sue attività criminose nelle alpi del Biellese e della Valsesia.
Storie di Piazza per la stagione estiva 2012 ha realizzato, all’interno del Progetto CammindiValle, una nuova produzione in cui storia, narrazione, video, immagini e musica si fondono per raccontare uno dei personaggio popolari che ha lasciato un’impronta nella nostra cultura locale. Per il Bangher si prova rispetto e anche ammirazione, ma soprattutto terrore, tanto che il suo nome era spesso evocato come spauracchio per incutere obbedienza e pauranei bambini capricciosi. Cinque attori sul palco: Fabio Banfo, Erika Borroz, Alessandro Germano, Paolo Canfora e Serena Piazza racconteranno le gesta dei banditi Biondin e Bangher, ingigantiti o trasfigurati dalla fantasia popolare, tramandati nei racconti che i padri fanno ai figli intorno al focolare domestico, e trasformati in leggenda. Due musiciste sul palco sottolineeranno i racconti con musiche d’epoca e rielaborazioni attuali: l’arpista Elena Straudi, ripercorrerà un repertorio classico mentre la violoncellista Simona Colonna, inventerà alcuni pezzi musicali dedicati ai briganti del Piemonte.
Lo spettacolo viene realizzato grazie al contributo della Fondazione CRT e CRB, e Fondazione Fila Museum, e al patrocinio del Comune di Piedicavallo e della Provincia di Biella.